Camposanto Monumentale di Pisa

15-12-2020
Camposanto Monumentale di Pisa
Il Trionfo della morte, il capolavoro realizzato tra il 1336 e il 1341 da Buonamico Buffalmacco è tornato nel Camposanto monumentale di Pisa (anche detto la "cappella sistina dei pisani") dopo oltre settant’anni di assenza: lo spettacolare affresco, gravemente danneggiato durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale nel 1944, fu infatti strappato poco dopo per essere sottoposto a restauro. La vicenda del restauro si protrasse però a lungo, e solo nel 2018 i lavori si sono conclusi. Decisivi sono stati gli interventi degli ultimi anni, realizzati dai tecnici dell’Opera della Primaziale. *(1)

Buonamico di Martino, detto Buffalmacco (Firenze 1290 circa – 1340). 
Pittore fiorentino e personaggio burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori, dal Boccaccio sino al Vasari, lo lodino come uno dei maggiori contemporanei di Giotto. Fu rappresentante di primo piano della pittura gotica in Toscana nella prima metà del XIV sec. Per lungo tempo considerato solo un personaggio letterario, protagonista di divertenti aneddoti e storielle dal Decameron in poi, la personalità di Buffalmacco ha solo di recente acquisito una fisionomia artistica precisa grazie alle ricerche che gli hanno attribuito gli affreschi del Camposanto di Pisa, uno dei più importanti capolavori della storia dell'arte italiana.
Si forma proprio mentre Giotto monopolizza la scena fiorentina, ma a Firenze per lui non c'è posto. Lavora ad Arezzo, poi a Pisa, una città fortemente decaduta dopo i fasti dei secoli precedenti. *(2)

Nel Camposanto di Pisa Buffalmacco dipinge tra il 1336 e il 1341 tre grandiosi affreschi col Trionfo della morte, il Giudizio universale e la Tebaide, celebranti la vita eremitica e contemplativa come antidoto alla morte, ispirati agli scritti del frate domenicano Domenico Cavalca. Già ritenuto dai critici un portato della sconvolgente pestilenza del 1348 e un derivato figurativo del Decamerone (1350), il Trionfo della morte di Pisa precede in realtà sia l'epidemia che le novelle boccaccesche. Buffalmacco esprime con inusitato vigore il timore della morte che nel Trecento è ormai alimentato da un laico attaccamento alla vita e ai suoi piaceri. Il pittore si sofferma, come mai prima nessun artista aveva fatto, sulla visione dei cadaveri ammucchiati, sulle anime straziate; descrive corpi orribilmente decomposti di fronte ai quali i vivi manifestano sgomento. Il suo linguaggio presenta analogie con quello dell'inferno dantesco: è potentemente realistico nei particolari, irto di locuzioni forti, di accenti triviali. Col suo "volgare" contrapposto al "latino" dei giotteschi, Buffalmacco espande i limiti dello stile figurativo toscano. *(3)
È tuttavia nel Trionfo della morte che Buonamico Buffalmacco giunge ai vertici della sua arte, combinando diversi nuclei narrativi autonomi, funzionali alla rappresentazione del tema, e creando una narrazione angosciante che incolla l’osservatore alla parete per seguire il racconto di Buffalmacco, che ha inizio nel momento in cui un gruppo di eleganti giovani a passeggio in un bosco scopre la macabra presenza di tre cadaveri: di lì si apre la visione della morte che arriva dall’alto per mietere le sue vittime, senza risparmiare nessuno e senza fare distinzioni d’età, di condizione sociale o di censo.
Tutto il ciclo di Buffalmacco risente delle opere del letterato trecentesco Domenico Cavalca, severo fustigatore di ogni vanità mondana, e mostrano sorprendenti affinità con le coeve creazioni di Dante e di Boccaccio. La vivacità narrativa e la vividezza dei colori, che caratterizzava tutte le pareti dei corridoi, catturavano l’attenzione dello spettatore, guidandolo in una continua riflessione sul tema della sofferenza. Un percorso spirituale che avviene in uno spazio chiuso, confinato dietro la severa cortina di marmo bianco che si affaccia sulla Piazza del Duomo. *(4) 

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FONTI PRINCIPALI DI RIFERIMENTO:
(1) - (4)  https://www.finestresullarte.info/flash-news/1722n_pisa-trionfo-della-morte-buffalmacco-torna-al-camposanto.php
(2) https://it.wikipedia.org/wiki/Trionfo_della_Morte_(Buffalmacco)
(3) "Arte nel tempo" Pierluigi De Vecchi - Alda Cerchiari 1998 - Bompiani